evoluzione canapa industriale

Aggiornamento Normativo: Evoluzione nel Settore della Canapa Industriale

Negli ultimi giorni si è acceso un nuovo dibattito attorno alla legittimità del divieto sulla commercializzazione delle infiorescenze di canapa industriale previsto dall’articolo 18 del cosiddetto “decreto sicurezza” e sull’evoluzione del settore della canapa industriale. Alcune recenti valutazioni giuridiche mettono in discussione la validità di questo provvedimento alla luce della normativa europea, in particolare per la mancata notifica alla Commissione UE come richiesto dalla direttiva 2015/1535. Si tratta di un punto cruciale perché questa omissione potrebbe comportare la disapplicazione della norma da parte dei giudici italiani. 

La direttiva UE in questione impone a ogni stato membro di notificare qualsiasi progetto di regolamentazione tecnica che possa influenzare il libero scambio all’interno dell’Unione. Se questa notifica non viene fatta, la norma nazionale può essere ritenuta inapplicabile. È questa la questione al centro del ricorso sostenuto da diverse associazioni di categoria, tra cui Canapa Sativa Italia e Imprenditori Canapa Italia, presso la Corte d’Appello di Firenze. 

Come riportato da Il Fatto Quotidiano il 6 maggio 2025, la commissione Europea ha recentemente confermato che l’articolo 18 non è mai stato notificato a Bruxelles, rafforzando così la possibilità che venga disapplicato in sede giudiziaria. Parallelamente, anche il decreto del Ministero della Salute del 27 giugno 2024, che riguarda l’olio di cannabidiolo per uso orale, risulterebbe privo della dovuta notifica alla Commissione, aprendo scenari simili di contestazione. 

Un’ulteriore conferma della delicatezza del momento arriva dall’avvio di un’indagine da parte della Commissione per valutare la compatibilità di questi provvedimenti con il diritto europeo. La posta in gioco è alta: il settore della canapa industriale in Italia coinvolge oltre 3.000 aziende e circa 30.000 addetti, e rappresenta un comparto sostenuto anche da fondi pubblici in numerosi Paesi membri. 

Di fronte a un quadro normativo tanto instabile quanto contraddittorio, Scibidi ritiene fondamentale ribadire l’importanza di una regolamentazione chiara, proporzionata e coerente con i principi europei. Solo attraverso regole certe e condivise è possibile tutelare gli operatori seri del settore, promuovere l’innovazione e garantire trasparenza lungo tutta la filiera.

È profondamente ingiusto che un comparto agricolo e commerciale virtuoso, sostenibile e pienamente parte del patrimonio del made in Italy venga penalizzato da norme poco chiare e puramente ideologiche. La canapa industriale merita lo stesso rispetto e riconoscimento riservato agli altri prodotti italiani: eccellenze che ci rappresentano nel mondo e che devono essere sostenute e non cancellate. 

Seguiranno aggiornamenti non appena emergeranno ulteriori sviluppi in modo da tenervi sempre informati sull’evoluzione nel settore della canapa industriale.

Il Team di Scibidi

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