L’olio di CBD, derivato dalle infioresccenze della pianta di Cannabis, è diventato sempre più popolare negli ultimi anni. Questo aumento di interesse ha portato alla necessità di comprendere meglio i vari metodi di estrazione utilizzati per ottenere questo prezioso composto. In questo articolo, esploreremo nel dettaglio i principali metodi di estrazione dell’olio di CBD con le loro caratteristiche.
METODI DI ESTRAZIONE DELL'OLIO DI CBD
Quando si parla dell’estrazione dell’olio di CBD, è fondamentale comprendere che non tutti i metodi sono uguali. La scelta del metodo di estrazione può influenzare direttamente la qualità, la purezza e la potenza dell’olio di CBD finale. Esistono diversi metodi, ciascuno con i propri vantaggi e svantaggi. Esploreremo i principali metodi di estrazione dell’olio di CBD, con un focus particolare sulla metodologia supercritica, utilizzata per produrre l’olio di Scibidi.

ESTRAZIONE CON CO2
L’estrazione con CO2 supercritica è considerata il metodo più avanzato e sicuro per ottenere l‘olio di CBD. Questo processo sfrutta le proprietà uniche della CO2 quando viene compressa e riscaldata oltre il suo punto critico, comportandosi sia come liquido che come gas.
Processo di Estrazione con CO2 Supercritica
- Preparazione della Materia Prima: Le infiorescenze vengono essiccate e macinate per aumentare la superficie di contatto con la CO2.
- Pressurizzazione della CO2: La CO2 è compressa e riscaldata fino a raggiungere lo stato supercritico, diventando un solvente molto efficace.
- Estrazione: La CO2 supercritica è fatta passare attraverso le infiorescenze macinate. Durante questo passaggio, la CO2 estrae cannabinoidi, terpeni e altri composti desiderati dalla pianta.
- Separazione: La miscela di CO2 e composti estratti è depressurizzata in un separatore, dove la CO2 ritorna allo stato gassoso e separata dagli oli estratti.
- Raffinazione: Il concentrato di CBD può essere ulteriormente raffinato per rimuovere eventuali impurità o per isolare specifici cannabinoidi.
L'Olio di CBD di Scibidi: Massima Qualità, Zero THC
L‘olio di CBD dI Scibidi rappresenta un esempio eccellente di un estratto ottenuto tramite estensione supercritica con CO, completamente privo di THC.
L’estrazione è eseguita con CO2 tramite spremitura a freddo, una tecnica che preserva al massimo i principi attivi della pianta di Cannabis, mantenendo inalterata la qualità del prodotto finale.
Con metodi di estrazione così avanzati, Scibidi si impegna a fornire un olio al CBD puro e sicuro, disponibile in diverse percentuali di CBD, dal 5% fino al 30%, rispondendo ai più alti standard di qualità.
L’estrazione con CO2 supercritica non lascia residui di solventi chimici, mentre la CO2 è atossica e non infiammabile, riducendo i rischi associati al processo di estrazione. Infine, permette di estrarre un’ampia gamma di composti in modo selettivo, migliorando la qualità dell’olio di CBD.
ESTRAZIONE CON SOLVENTI
L’estrazione con solventi è un metodo tradizionale che utilizza solventi liquidi come etanolo, butano, propano o esano per estrarre il CBD dalla pianta di canapa.
Il processo di estrazione con solventi inizia con la preparazione della materia prima, dove le infiorescenze vengono essicate, macinate ed immerse nel solvente scelto, che dissolve i cannabinoidi e i terpeni.
Successivamente, la soluzione è filtrata per rimuovere la materia vegetale solida. Il solvente è rimosso attraverso l’evaporazione, lasciando un concentrato di olio di CBD. Il concentrato può essere ulteriormente purificato per ottenere diverse formulazioni di olio di CBD.
L’estrazione con solventi presenta alcuni vantaggi, come il costo generalmente più economico rispetto ad altri metodi e l’efficacia nell’estrarre grandi quantità di cannabinoidi. Tuttavia, ci sono anche degli svantaggi tra cui il potenziale rischio di residui di solventi chimici nel prodotto finale e alcuni solventi sono infiammabili e tossici, aumentando i rischi durante il processo di estrazione.

ESTRAZIONE CON OLIO VETTORE

L’estrazione con olio, utilizza oli vettore come olio d’oliva, di cocco o di semi di canapa per estrarre i cannabinoidi dalla Cannabis.
Il processo inizia con la decarbossilazione delle infiorescenze di Cannabis, riscaldandole per attivare i cannabinoidi e mescolate con l’olio vettore per diverse ore, permettendo ai cannabinoidi di dissolversi. Infine avviene il filtraggio della miscela, lasciando l’olio infuso di CBD.
Questo metodo non usa solventi chimici nocivi, ma è meno efficiente nel separare i cannabinoidi. Infatti l’olio estratto ha una durata di conservazione più breve e una minore concentrazione di CBD.
In conclusione, l’estrazione dell’olio di CBD è un processo complesso che richiede competenze specifiche per garantire la massima qualità del prodotto finale. Tra i vari metodi esistenti, l’estrazione con CO2 supercritica emerge come la tecnica più avanzata e sicura, grazie alla sua capacità di preservare l’integrità dei cannabinoidi e dei terpeni, senza introdurre contaminanti indesiderati.
Con la continua evoluzione delle tecnologie e delle pratiche di estrazione, possiamo aspettarci ulteriori miglioramenti nella qualità e nella purezza degli oli di CBD disponibili sul mercato.